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al testo di Alessandra Solina
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E' il filare di germogli di stelle sul mio bucato che mi rende sospettosa. Che sia un sogno? Ma l'aria è fresca e tersa da resuscitare mosche e meteoriti. Non vedo zimbelli, solo cianfrusaglie rilucenti, microscopici coleotteri e briciole di bottiglie. Mi abbraccio con colori proibiti. Bacio lo specchio: vaniglia e lime. Mi accarezzo le punte dei piedi: petali dimenticati da Proserpina. Non mi ero mai resa conto di quanto fossero piccoli e proporzionati. Sono minuscoli, eppure hanno l'arduo compito di sorreggermi, di sostenere le ossa traballanti e la mole delle mie carni. Sembrano quelli di una bambina. Ma forse è solo un sogno...
Alessandra Solina, inedita, diritti riservati |
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